domenica 25 ottobre 2009

Un'idea di sinistra (o gesù!, ho detto sinistra!)

Il velo del silenzio e la bolgia della caciara risuonano italianamente per l'ennesima volta su un caso scandaloso, la respinta dell'aggravante omofoba alle votazioni parlamentari del 13 ottobre scorso.
In sintesi, si doveva decidere se si potessero aggiungere le aggravanti per omofobia a quei reati commessi "per finalità inerenti all'orientamento sessuale o alla discriminazione sessuale della persona offesa dal reato".
Quindi se un cretino ti picchia perchè sei gay, non c'è aggravante omofoba: ti ha solo picchiato. Un provvedimento che, in tempi di ronde cittadine di gente che si fa giustizia da sola, sarebbe banale e nausante star qui a dichiarare opportuno.

Beh, niente di nuovo nel panorama taleban-cattolico italiano così ben descritto da don Paolo Farinella. Non voglio neanche dilungarmi sull'assurdità perbenista di questo paese che nega, ad una parte consistente della sua popolazione, l'evidenza di esistere. Ad una parte, per dirla con le parole che a queste persone tornano chiare, di persone che lavorano e pagano le tasse.
Il caso del mio interesse nasce con quello a catena della Binetti, una cretina del PD che ha votato con Lega e PDL. Su Il Fatto, nasceva un botta risposta Telese/Padellaro che, sintetizzato, diceva rispettivamente: cacciatela/no, non cacciatela che Partito Democratico sarebbe.

Ebbene, discutere è spesso fonte di arricchimento. Discutere anche animatamente, discutere dei valori fondamentali. Ma se c'è una cosa che ha distrutto questo come altri paesi, una cosa che impedisce all'uomo di fare spesso un salto di livello, è quello dell'arrivare a chiudere certe porte. Io non voto PD. Dio me ne scampi e liberi. Ma è semplicemente assurdo, voglio essere schietto, farsi le pippe sul definire democratico il mantenimento di una decerebrata che vota col PDL e la Lega su questioni quali l'omofobia. Oh, ma avete idea di chi c'è di là? Se si è ancora a discutere su questo, allora possiamo tutti tranquillamente voltarci ed andare via, che tanto non succederà niente di interessante, solo le solite trombette che si suonano una sopra l'altra.

Facciamo un esempio e parliamo di scienza. E' noto che l'eterogeneità dell'alimentazione è un elemento essenziale per il raggiungimento di una vita equilibrata. L'equilibrio chimico datoci dall'alimentazione ci garantisce una vita migliore, più felice e pronta a rispondere ad eventuali squilibri esterni. Questo fatto, però, non nega che la nostra natura fisico-chimica si basi sul carbonio. E' attorno a questo atomo che gira la nostra esistenza e quella della natura attorno a noi. Ebbene non credo si possa definire equilibrato (nè democratico) prendere a morsi una barra di titanio perchè variare la dieta fa bene all'organismo.

Se c'è un'idea di sinistra (oddio, ho detto sinistra), facciamo che se ci fosse un'idea di equilibrio per far convivere fra loro le popolazioni umane nel rispetto dell'altrui valore, di certo ha delle basi molecolari insostituibili. E col cazzo (mi si passi il francesismo) che si può chiamare democratico il suicidio e la negazione dei propri principi. E' nichilismo. E' masochismo (con punte sado). E' indeterminazione. E' aria rarefatta. E' Ma-anchismo.

E' come quando si sostiene che se ci fosse un'altra vita nell'universo, potrebbe avere utilizzato il silicio al posto del carbonio, date le somiglianze chimico fisiche di questi elementi.
Ecco, appunto, dove sta il PD: su qualche matassa stellare persa nello spazio.

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