mercoledì 18 febbraio 2009

Uh lebbru uh lebbru!

Prologo
Uh lebbru uh lebbru!


Ed ecco che la mia prima settimana è già finita. La mattina in laboratorio a volte arrivo così presto che trovo solo 2 o 3 persone (per inciso, sono le 9 di mattina!). Questa maledetta sveglia presta (7.20 circa) mi costa almeno il 50% delle mie energie, ma non posso farci niente: i tedeschi non usano, in genere, le tende nelle stanze da letto...

Breve bollettino metereologico: il tempo è peggiorato. Già da ieri, quando vagavo per il centro della "ridente" Essen, cominciava a nevicare. Una neve ipocrita, sembra quasi di riporto, piccolina e fine, ma fitta. Fin da stamani la situazione era grigia e nevosa, da qualche parte iniziava ad appiccicare. Dice peggiorerà.
Negli ultimi giorni ho avuto altre deliziose scoperte e qualche altro motivo di pensiero (del tipo, ah, è così eh?).

La casa dove abito è eccezionale. Cercherò di fare qualche foto per riprodurla in Italia quando avrò soldi (deh ih ih oh!). Ai pochi che mi hanno trovato su Skype, ho avuto modo di fare un tour panoramico girando con il portatile, manco fosse il baldacchino della madonnina. Ho finalmente conosciuto l'altra coinquilina. Si chiama Miriam, ha un anno più di me e fa chirurgia infantile (non nel senso che non è brava, ma che la fa ai bambini!) (sappiate che fra inglese ed italiano mi sto confondendo e sto perdendo l'uso del secondo. Ormai, penso in inglese e considerando che lo parlo ma solo per sopravvivere e conosco molti pochi termini, potrete immaginare il profondo silenzio nel quale cadrò andando avanti così. Il prossimo post sarà un disegno). La tipa dell'infantile è simpatica e con uno spirito da vera tedesca. Parlando delle differenze italo-germaniche mi si è presentata come bisognosa di tradizioni (loro non hanno potuto coltivarle per molto tempo, causa misure mondiali anti-nazi) e piuttosto ingenua su molti aspetti, un po' anche per natura (è un sagittario come mia mamma: o la pensi come lei o la pensi come lei) (oppure la pensi come lei) ma soprattutto per il tipo di vita: quando fai una vita inquadrata in un contesto sano, tendi a non porti molte domande sulla società e sul mondo ed accetti la versione ufficiale, spesso anche il luogo comune. E diventa molto difficile farti capire che, in realtà, le cose possono essere più complesse di come te le hanno insegnate (questo accade ovunque eh, anche in Italia). Ad esempio, sabato sera mi sono gustato un film (credo si chiamasse Vendetta) girato interamente da tedeschi in Italia che impersonavano italiani (deh ih ih oh! Ridicoli!). A parte le tonnellate di luoghi comuni ed i tedeschismi del film, l'immagine che si dava della mafia era quella di una specie di organizzazione indipendente che ammazzava in maniera truculenta, dando così vita al mito mondiale del picciotto e via dicendo, per niente interessata al rapporto con le istituzioni. Ho spiegato che questo tipo di mafia non esiste sostanzialmente più, fa parte dello stragismo dei corleonesi di Riina finito a metà anni Novanta e che la filosofia Provenzano (a lui succeduto) era quella di inserirsi nelle istituzioni, cosa che hanno fatto perfettamente. Facevo notare che la mafia al giorno d'oggi non ha alcun bisogno di ammazzare in maniera truculenta, quello si fa alla base, lo fanno davvero i picciotti. Controllando dall'interno le istituzioni, semplicemente possono far trasferire gli scomodi (quando certe notizie escono contro la loro volontà) o non far arrivare le notizie in genere. La tipa mi ha guardato un po' sorpresa, incredula che un cittadino potesse credere che al comando del suo paese ci fossero dei mafiosi. Dopo di chè mi ha sparato lì l'ennesimo luogo comune. Come gli italiani del nord credono per superficialità (e paura) che la mafia sia un problema del meridione, così lei (e chissà quanti nel mondo) credeva che la mafia fosse un problema italiano. Le ho fatto notare che la Camorra, secondo quanto scrive lo scortato a vita Saviano, è il principale investitore della borsa di Francoforte. Non lo avessi detto mai! Si è sentita toccata, quasi lordata da questa cosa italiana (Vendettaaaaaa!!). A parte questo, è veramente molto carina e gentile ed ha promesso di portarmi in una palestra del centro per farmi vedere se è economico attivare un abbonamento di 2/3 mesi qui (il mio compagno gommone Damiano mi ha minacciato di andare da solo se ritorno sgonfio come un supertele al sole).

Un vero momento di "ah, è così eh?" l'ho vissuto di lì a poco quando, dopo aver finito di mangiare a cena (ho passato il sabato sera con Barbara- la padrona di casa- e la coinquilina tutta d'un pezzo) il ciotolone della pasta non finita è stato messo pari-pari in terra (con tanto di cucchiaio usato da noi pochi istanti fa, ancora caldo) per far finire il tutto al cane... La cosa simpatica è stata che quando poi il cane ha finito di mangiare dalla nostra ciotola ed ha cominciato a leccare i piatti sporchi dentro la lavastoviglie, la padrona lo ha allontanato malamente (Beh, sai che differenza!).
Ad ogni modo, non posso non mettervi a conoscenza dell'esperienza incredibile dell'altro giorno, tornando dall'Università. Già il secondo giorno che ero qui, sulla strada poco prima di prendere la metro, uno scoiattolo mi ha tagliato la strada. Beh, sarà un caso- ho pensato. Poi tornando dall'Università verso casa, in mezzo ad un giardino nel buio serale (erano le 21.30) vedo una lepre che corre davanti a me. No, cazzo, il leprotto no! Non ci credo. Mentre me la rido come un cretino, salta fuori da un altro lato un secondo leprotto. Cacchio, due leprotti! In mezzo alla città! Nel campus universitario! Dovete pensare che Bochum è grande come Firenze, quindi città piccola, ma non da trovarci le lepri libere di scorazzare! Ora, va bene che qui è tutto perfetto, ma i leprotti non li posso sostenere! Se lo dico in Italia mi prendono per fissato. Non faccio in tempo a pensarlo che saltano fuori 3, 4, 5 poi 6 leprotti! Un branco! No, questi sono scappati da un laboratorio, non ci credo... Fantastico...
E così, rincasando nel freddo pungente della sera, nella luce biancastra dei lampioni, mi ritrovo attorniato da leprotti in fuga verso mete sconosciute, con il loro andamento altalenante e le orecchie ritte. Roba da non credere.

Seguirà stufato tradizionale....

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