domenica 24 agosto 2008

Il futuro dell'umanità

Leggevo su una rivista patatinata un articolo di una penna autorevole americana (Alexander Stille) (già, che cavolo ci faceva un suo articolo su Gioia?!) il quale faceva notare come da sempre le olimpiadi siano lo specchio della gerarchia politico-economica del pianeta. Eccettuata l'assenza dell'India, notava Stille, la presenza massiccia di nazioni dell'estremo Oriente (Australia compresa) fra le prime 10 posizioni del medagliere sottolinea come l'asse geo-politico non sia più lo stesso. Gli Stati Uniti non sono più il popolo più potente della terra. Paesi come proprio la Cina e l'India, ma anche la Corea, stanno palesemente avanzando in questa scala. Alle prime due ed all'aumento del loro fabbisogno medio è dovuto principalmente il rincaro del petrolio che (oserei dire finalmente) tocca anche gli States (vedrete ke mandrie di SUV rimarranno parcheggiate nei giardinetti: col cavolo ke ci si può permettere di avere una macchina che fa 4 km con un litro come quegli autocarri che usano loro!).
Stille concludeva che dal monopolio statunitense stiamo passando ormai al multipolio, dove più nazioni decidono le linee guida.
La sua analisi trova d'accordo anche uno qualunque come me, che non faccio il suo lavoro e non giro il mondo come lui. E' evidente però che questa situazione di dominanza multi-centrica avrà un effetto a catena: il petrolio sta comunque finendo.
Le stime su quando sarà effettivamente raggiunta l'estrazione della metà delle riserve disponibili varia fra il 2000 ed il 2020.
Quello che vedo come inevitabile è che ci sarà sicuramente una terza guerra mondiale. Ed oserei dire che prima arriva meglio è.
Considerando che i "paesi in via di sviluppo" stanno utilizzando le stesse risorse che abbiamo sempre utilizzato anche noi, mi pare evidente che se l'Occidente non propone dei sistemi alternativi è destinato a morire: in altre parole, i veri paesi in via di sviluppo siamo noi!
Quella che si sta giocando in questo secolo è una delle sfide più grandi che la Storia ricordi, perchè in gioco vi è il passaggio all'autonomia energetica, autonomia non solo delle varie Nazioni dai soliti paesi arabi o dalla Russia, ma anche dei singoli cittadini dal proprio Stato.
La vera scommessa sarà il passaggio obbligato alle risorse rinnovabili: solare, eolico, geotermico, ondoso etc.
Queste affermazioni suoneranno grilliane ai più (in realtà sarebbero di Jeremy Rifkin), ma l'unica forma reale di democrazia energetica è il solare fotovoltaico.
L'energia solare è la fonte principale di energia che arriva sulla Terra. Tutte le altre sono derivate da essa, petrolio e gas compreso. Sulla terra arriva ogni anno una quantità di energia migliaia e migliaia di volte superiore a quella che utiliziamo. L'efficienza di un pannello solare ha appena raggiunto il 40%. Non esiste nessun sistema biologico in grado di fare il 20% (massimo teorico). Tutti quelli che stanno rovinando il mercato alimentare per coltivare "biocarburanti" non fanno altro che ridurre i tempi drammatici che porteranno al collasso geo-politico attuale. Non basterebbe la Terra intera per coltivare abbastanza biocarburanti per l'attuale (figuriamoci il futuro) fabbisogno energetico.
Il bioidrogeno, che sto studiando da 3 anni, ha uno specifico interesse scientifico, ma nessun interesse commerciale, al pari del biodiesel o del bioetanolo.
Diffidate delle imitazioni! Affidatevi al fotovoltaico: se avete una casa di proprietà indipendente o state in un condiminio di persone lungimiranti, comprate un pannello fotovoltaico e fatevi la corrente elettrica da soli. Informatevi sui costi, sulle associazioni come quella di Jacopo Fo che vi aiuteranno a capire come e quanto potreste risparmiare con casa vostra. Non aspettate di essere con l'acqua alla gola.
Il nucleare, l'ennesima stronzata che i nostri governanti ci stanno propinando, è infattibile per l'Italia: non solo cominceranno a costruire centrali che non finiranno mai, creando i soliti ricircoli di denaro sporco, ma, qualora riuscissero a finirli, non risolverebbero niente. Noi italiani siamo incapaci di gestire i rifiuti comuni, vi immaginate cosa accadrebbe con quelli nucleari? Che fanno, li nascondono sotto le colline di Acerra? Oppure vogliamo aumentare il traffico di armi nucleari aumentando il PIL della mafia o della camorra?
Come era impensabile 20 anni fa che in ogni casa ci fosse almeno un computer e che tutti loro fossero connessi fra di loro, mentre invece è accaduto ed è la nostra realtà quotidiana, allo stesso modo sarà possibile, quando il mercato lo imporrà come assolutamente necessario, la connessione della rete elettrica fra tutti i cittadini che disporranno di un pannello fotovoltaico e rivenderanno sulla rete l'energia prodotta in eccesso.

Per far sì, però, che l'indipendenza energetica delle nazioni passi come concetto dominante è purtroppo evidente che debba cambiare tutto ed in modo radicale, come solo una guerra totale è in grado di fare.
La vera domanda è: riusciranno gli italiani a non farsi scappare questa colossale occasione?

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