giovedì 29 novembre 2007

La scomparsa dei maschi



Nel mio lavoro (ricerca in campo biotecnologico) mi trovo spesso a confronto con persone che fanno parte di altri istituti. Napoli, Roma, Bologna, Verona, Padova, Firenze. Questo è un aspetto molto interessante, che mi da modo di guardare con occhio chi sono le persone che lavorano nel mio ambito. Quello che mi interessa è capire che tipo di persone entrano e che tipo di persone escono. Ed anche che tipo di persone rimangono.
L’osservazione dominante in questo mio studio è che la ricerca è portata avanti da donne. Tutte le persone nelle mie condizioni sono donne. Oltre all’ovvio piacere del parlare solo con personale femminile, questo comporta anche delle interessanti domande: che fine hanno fatto i maschi? O meglio: dove sono finiti i maschi fra i 25 ed i 30 anni?
Qualcuno mi ha detto che il mio campo (che affonda un piede nella Biologia) è prettamente femminile. Vero. Ma l’altro piede riguarda un po’ tutto, da agraria a ingegneria (a maggioranza maschile).
Qualcuno ha obiettato che i maschi ci sono ma sono tutti ricercatori e professori. Vero, verissimo. La percentuale di femmine ai “piani alti” è indegna, tipica di un mondo lavorativo maschilista. Spiccatamente maschilista. Ma non c’è un solo ricercatore (professore poi…) di 30 anni. Si entra a far parte di questo mondo almeno a 40 anni (a meno che tu non abbia leccato i culi giusti).
Qualcuno mi ha detto che la percentuale di laureate è superiore a quella di laureati un po’ in tutti i campi. Vero. Ma io sto considerando una forbice di 5 anni (fascia 25-30). Che cavolo, si sarà laureato qualcuno in 5 anni?
Qualcuno mi ha detto che il cromosoma Y (quello che determina il sesso maschile) scomparirà entro i prossimi 100mila anni.

Secondo un metodo empirico, da queste mie osservazioni deduco quindi:
a) diventerò una donna; b) diventerò un vecchio ricercatore/professore (vecchio credo in ogni caso); c) il ciclo vitale degli ominidi nelle biotecnologie è composto dagli stadi: giovane donna, madre sui 35, ricercatore/professore sui 55, personale emerito sui 70; d) ogni maschio sui 25-30 anni è fuggito da questo ambito o vi tornerà quando avrà almeno 55 anni.

Chiunque abbia pensato ad ipotesi alternative, mi risponda.

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