Lo si è sempre saputo. Non ci sono soldi e quelli che ci sono, sono molto mal spesi
(questa verità viene solitamente omessa, ma è un altro grande cancro della ricerca italiana di oggi).
I precari nelle università e nei centri di ricerca sono circa il 50% del personale.
L'ultima discriminazione la trovo in bacheca, davanti alla mensa.

Seguendo l'esempio di qualche predecessore, ho aggiunto un "Min. 65 anni"...
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