lunedì 17 settembre 2007

Personaggi scomodi

Nei giorni scorsi ho avuto modo di parlare frequentemente, ed in contesti diversi, di Beppe Grillo e della situazione politico sociale che stiamo attraversando.
Nel mio intento, questo blog non doveva parlare solo di Meetup e di V-day, ma mi rendo conto che sono argomenti da cui non riesco a prescindere e che sono davvero attuali, in Italia e nel mondo.

Sono felice di apprendere che dopo 57 vaffanculo indirizzati direttamente a lui, anche Scalfari si sia ricreduto. La V-generation (termine davvero azzeccato) lo ha colpito in pieno. Devo dire che sono stato sempre un assiduo lettore di Scalfari, come di Eco (del quale ancora non conosco l'opinione) e leggere il suo commento inopportuno non ha fatto diventare i vaffa 58 perchè non ho trovato la sua email sul sito della repubblica. Capiamoci: il mio non è un contestare a prescindere le idee altrui, non sono un "lottatore continuo", non si tratta di gridare no a prescindere e di soffocare sotto un grido di vaffanculo qualsiasi obiezione di chi non la vede come me. Quello che mi fa incazzare (il termine è proprio quello, sono un sanguigno) è il tipo di critica, quella sì qualunquista, fatta a questo tipo di evento, così limpido e semplice che diventa quasi incontestabile. Fortunamente Scalfari ha raddrizzato il tiro e nel suo ultimo articolo cerca di spiegarsi meglio ciò che è successo. Poi magari c'è un tornaconto personale o di parte che ancora non vedo, ma, tant'è, almeno adesso mi trova più concorde.

Il punto su cui mi vorrei soffermare, al di là dell'ultima proposta sulle liste civiche o su quale sia la destinazione di questo movimento (il V-day), è un altro. Ovvero quello delle posizioni di Grillo e Travaglio.
Spesso incontro persone che rimangono critiche nei confronti di questi due personaggi per le posizioni che hanno conquistato in questi anni, ovvero qualcosa di più del semplice comico e del giornalista. In realtà, per strade diverse, questi due personaggi sono andati anche oltre satira e giornalismo di inchiesta. L'uno finendo nel politico e l'altro finendo per acquisire quella arroganza che può risultare sgradevole (e lo è risultata nelle conversazioni che ho tenuto).
Le loro posizioni sono ritenute indigeste più nella forma che non nei contenuti, come se un comico dovesse solo far ridere ed un giornalista commentare un fatto senza colorarlo del suo (Terzani si rivolterebbe nella tomba, se ne avesse una).
Il punto è che, come anche l'ecologia delle popolazioni ci insegna (sei anni di studi non proprio buttati tutti nel cesso), una nicchia diventa selezionabile ed usufruibile da chi ne possiede le caratteristiche per molti motivi, il primo dei quali è ovviamente la libertà della fruizione.
In altre parole: chi è rimasto in questo paese che fa satira? Chi è rimasto in questo paese che fa del giornalismo d'inchiesta vero? Di quest'ultima categoria vi posso passare solo Gatti altrimenti il nulla.
I Travaglio e i Grillo attuali sono il prodotto di questo vuoto.
Parliamo di satira: che fine hanno fatto Corrado e Sabina Guzzanti, Paolo Rossi, Daniele Luttazzi (che fra l'altro non apprezza appieno il v-day) o anche Paolo Hendel? La Dandini ha il silenziatore e Benigni ha smesso totalmente la satira per leggere Dante.
Parliamo di giornalismo: chi parla di Andreotti prescritto per mafia, seduto come senatore a vita nel nostro parlamento? Chi parla dell'arroganza della nostra classe politica, contestando punto per punto quali sono le cose che non vanno, senza fare il solito commento di pancia? Chi parla dei mafiosi in fila nel partito dell'UDC? Chi parla di Europa7 e di Rete4, abusiva da anni che non viene messa sul satellite? Chi parla più di Enzo Biagi mandato a casa come fosse un testimone di Geova la domenica mattina? E che nessuno venga a dire che era vecchio! (l'ultimo scontro politico Berlusconi-Prodi ha visto due 70enni combattere per la presidenza del consiglio, lo stesso identico scontro del 1996 con loro 60enni; per un rapido confronto [ad oggi]: Zapatero anni 47 prima c'era Aznar 54, Bush 61 ed è a fine mandato, Blair 54 ora c'è Brown 56; Sarkozy 52 prima c'era la cariatide Chirac 75; Angela Merkel 53, prima c'era Schroder 63).

Questi due personaggi si sono trovati nelle condizioni (e nel bisogno) di fare un passo avanti, oltre il ruolo che gli competeva, perchè di fondo ci doveva essere qualcun'altro al loro posto. Come più di 300mila italiani era fuori luogo in piazza a firmare, perchè che un condannato in via definitiva vada in parlamento a legiferare è semplicemente assurdo. Doveva bastare la classe politica. Ed invece...

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