venerdì 14 settembre 2007

Aria di nuovo

immagine da http://www.greenpeace.org


Proprio mentre nel mondo si comincia a parlare dell'evento V-day in maniera onesta e pulita, in Italia ci si è già dimenticati cosa è accaduto. E dove ciò accade, lo si continua a mistificare, unendolo con fatti di violenza mai accaduti. Lo dice D'Alema, lo stesso responsabile della caduta del primo governo Prodi e della resuscitazione di Berlusconi (che, si ricordi, era un uomo morto nel 1996 dopo aver visto il suo primo governo cadere dopo qualche mese- 1994-, aver perso le seguenti elezioni del '96 vinte dall'Ulivo ed all'alba di tutti i suoi processi, al quale D'Alema chiese di ammazzare la magistratura che mieteva ancora vittime a sinistra sull'onda lunga di Tangentopoli in cambio dell'impunità sui suoi conflitti di interessi... si è visto come è andata). Da gran politico qual'è, dice che l'8 Settembre pone domande ma non dà risposte. E dire che c'è chi crede che una legge in tre punti sia piuttosto nitida come richiesta. Altro che risposta: c'è la tesi, l'antitesi e la sintesi, alla faccia di Hegel. L'unica cosa che manca è che lui si levi dai coglioni.

Mentre in tutta Italia la gente informata scende in piazza per firmare, Mastella si va a vedere il GP di Monza col figlio utilizzando un aereo di Stato, per un costo dell'operazione di più di 70mila euro che paghiamo noi. Questo mentre un analogo volo la Air One lo dava a meno di 200 euro. E mentre i magistrati (per bocca dello stesso Mastella) non hanno neanche la benzina per muoversi, lui consuma 7000 litri di carburante statale, dunque nostro, per farsi i cazzi suoi. Facendo un rapido calcolo, diciamo pure che un pieno di una macchina di un magistrato è di 70 litri: almeno 100 magistrati non hanno lavorato per far andare Mastella e famiglia a vedersi il GP. Ma perchè i militari non lo hanno abbattuto come hanno fatto con il volo di Ustica?

Ma il meglio deve ancora venire. A proposito di energia, è di ieri la notizia che, secondo il Ministro dello Sviluppo Economico Bersani, "l'Italia non può prescindere dal carbone" come fonte energetica, dissotterrando poi anche il nucleare... Ah! Questa sì che è aria di nuovo. Mentre in tutto il pianeta si parla di emissioni zero, di riscaldamento globale e di meteo impazzito, mentre c'è gente che pianta gli ombrelloni sui ghiacciai per dire al mondo che comincia a fare caldino, dopo che l'Italia ha già votato con un referendum con un NO al nucleare (beh l'avevamo fatto anche con la legge elettorale...), chiudendo di fatto già allora tutta la ricerca del campo, noi ci vogliamo tornare e per il presente ci affidiamo al carbone. AL CARBONE?? Che bello lavorare sull'idrogeno biologico e sapere che il mio paese, guardando avanti, si getta a piene mani su una risorsa energetica dell'Ottocento. Di questo passo, se stiamo zitti, almeno ci ripiantano gli alberi e torniamo alla legna.

L'infame, poi, dice che in Germania utilizzano tre volte il nostro carbone. Tace però sul fatto che il paese del sole saremmo noi e che l'utilizzo che ne facciamo è pari a zero, come tace anche su tutti gli altri numeri riguardanti fabbisogno energetico, investimenti sul rinnovabile etc. Insomma, che cazzo significa producono 3 volte il nostro carbone? Un numero fuori da un contesto equivale ad una scureggia nel vento.

Ancora più chiare sono le state le spiegazioni del nostro ministro circa i problemi con Pecorario Scanio dei Verdi: "Fino a ieri - ricorda - le politiche ambientali e le politiche industriali erano in discordia, ora sono in concordia-discordia, anche per merito dei suoi protagonisti. Dobbiamo arrivare alla concordia-concordia".

Perchè non convinciamo i nostri politici a mangiare anche su altri affari? Spostiamo i loro interessi su qualcosa di futuribile, almeno. Convinciamoli che anche la raccolta differenziata (quella vera) funziona e serve per fare soldi e per mangiarci un po' sù.
Convinciamoli che si può rubare anche con i pannelli fotovoltaici e con l'energia rinnovabile.

Nessun commento: