martedì 9 dicembre 2008

Quale donna moderna da Sex and the City?

Da qualche mese, ho iniziato a vedere Sex and the City, una cosa che molti di voi avranno cominciato a fare anni fa.
Lo spirito vincente di questo telefilm è certamente lo sguardo schietto alle donne di oggi, le "donne moderne", ed al loro mondo. A dirla tutta, nel telefilm la loro vita è caratterizzata da una grande libertà economica, un lavoro solido (o una carriera rampante) e, soprattutto, una incredibile libertà sessuale, condizioni che sono proprie di una netta minoranza di donne odierne. Ad ogni modo, il punto per cui si è sempre distinto questo telefilm è di certo la libertà sessuale. Per libertà sessuale, si intende libertà di poterne parlare, fare, baciare, lettera e testamento. A questo riguardo, una delle battute sarcastiche più belle su Sex and the City rimane quella fatta in una puntata dal cane dei Griffin, Brian, il quale trovandosi su un divano in mezzo a due gay della sua città che guardano Carrie e le sue amiche, chiede un po' imbarazzato: "Ma cos'è questo? Un telefilm che parla di tre prostitute e della loro madre?".

Scherzi a parte, attraverso la vita di quattro diverse donne alle prese con i propri desideri, il proprio senso del dovere, la propria lotta per la coerenza e l'intreccio fra i propri semplici istinti e ciò che trovano ragionevole, Sex and the city non fa altro che mostrare il compromesso che ognuno di noi (maschi compresi) cerca fra ciò che è moderno e ciò che è vecchio, ma radicato. Apprezzo molto questo telefilm e lo trovo azzeccato in molte parti; e non vi nascondo che odio la protagonista (Carrie) ma amo Samantha, la quale vive la sua vita con una sincerità così smaccata che non si può fare altro che mostrarle "sincero" rispetto.

Ad ogni modo, devo anche ammettere che per la maggior parte dei ragazzi della mia generazione (compresa direi fra il '77 e l'83) questo telefilm non dovrebbe in sostanza dire niente di nuovo. Posso capire che in effetti sentire delle donne che parlano liberamente di sesso possa essere traumatizzante (o istericamente divertente) se hai più di 40 anni, ma se ne hai 28 ti dovrebbe essere già capitato parecchie volte (ed hai scoperto che c'era solo da prendere appunti).
Dalla terza serie ho cominciato a chiedermi: "Ok, cos'altro c'è oltre a questo?".
Mi rendo conto che lo spirito del telefilm sia sempre stato quello di sdoganare un solo concetto (ovvero "anche le donne hanno il diritto di poter fare quello che fanno gli uomini") e sono così d'accordo che è davvero noioso anche solo scriverlo, ma arrivati a questo punto, la domanda che mi sorge spontanea è: "E poi?".
Insomma, davvero non c'è altro da sapere sulle donne moderne? A metterla così, sembra solo che una donna di 40 anni in carriera con le libertà che giustamente le spettano, e che in una maledetta società maschilista non ha, non sia altro che una 17enne piena di soldi che vaneggia di amore come se non avesse mai avuto una relazione in vita sua (mentre si vede chiaramente che ne ha parecchie). Staccandosi dunque dal telefilm, che necessariamente finisce per gravitare attorno ad un po' di aria fritta e perde la possibilità di veicolare anche altri concetti, mi trovo spesso a chiedermi: che tipo di donna è quella moderna? Cos'altro c'è oltre alla libertà sessuale? Che altro c'è da sapere? Cos'altro c'è da fare, quali soluzioni alternative affrontare nella società occidentale, per rompere gli schemi ed inventarsi una donna nuova (ora che si può)?

Non voglio passare più alcuna serata (nè altri cinque secondi) sull'annoso problema del perchè un maschio che va con 50 donne è un latin lover, mentre una donna sarebbere solo una troia. Domande di questo tipo fanno venire l'orticaria in zone poco soleggiate del mio corpo e riconducono solo alla nota risposta che il messaggero del Quelo (al secolo Corrado Guzzanti) usava spesso per i suoi fedeli: "La domanda è mal posta".
Mi chiedo, alla fine di tutto, in che modo le donne moderne stanno sfruttando quella parità di diritti (quando la trovano, ovviamente) che gli spetta? A distanza di anni dalle lotte femministe, ora che alcuni, anche se non tutti, concetti sono stati ormai assorbiti, che se ne stanno facendo? Quale persona nuova sono riuscite a diventare, rispetto al banale, noioso modello di uomo imperante oggi?

A volte, non trovo niente di nuovo nelle donne di oggi e credo che la donna moderna non esista. Ma trovo tanti tristi esempi di Carrie frammista a Samantha, donne egoiste che fanno sesso gratis con chi capita, sbandierando questa come l'agognata libertà dal maschio dominante (ovvero, una stessa orribile copia del maschio di oggi per nulla invidiabile dal sesso femminile e per nulla innovativa).

Se mi state bollando come maschilista, sappiate che mi state davvero deludendo e non sono d'accordo con voi. Le mie domande sono genuine ed affatto tendenziose.
Ma vi concedo che forse dovrei lasciarvi più spazio, se siete donne, perchè anche io, se mi guardo attorno, non riesco a trovare alcun modello di maschio di cui condividerei le scelte.
E probabilmente, anzi certamente, questo è lo stesso problema che le donne moderne affrontano oggi, quando si ritrovano alcune libertà che le loro nonne non avevano, ma scoprono che l'unico modo di essere sé stesse è quello di avere coraggio ed andare contro l'opinione comune.

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