sabato 1 marzo 2008

Progetto Idrogeno: game over



Immagine da ilrasoiodioccam.it




Il progetto a cui lavoro è stato vinto da una cordata di ricercatori italiani comprendenti Università, CNR ed Enea di diverse città italiane. Il progetto è triennale e si avvia alla conclusione (ovvero, sto per perdere il lavoro!).
Questo progetto fa parte di un numero di progetti nazionali indetti dal nostro paese perchè l'Europa intimò al nostro governo di spendere quattrini per la ricerca perchè non lo faceva più. Era l'epoca del governo Berlusconi (anno 2001). Fu bandito un concorso e fu vinto nell'anno 2002. I soldi per lavorare sono arrivati nel 2006/2007. In questi 4/5 anni di attesa esclusivamente burocratica, i francesi hanno indetto un concorso simile al nostro, copiando spudoratamente alcune delle nostre iniziative. Nell'anno 2002 hanno bandito il concorso, nell'anno 2003 lo hanno finanziato; nell'anno 2006/7, quando a noi iniziavano ad arrivare i soldi, loro avevano già pubblicato i risultati. Ma, come si dice, le vie del Signore sono infinite. Molte cose sono andate comunque bene. Ciò che è successo è che abbiamo lavorato sodo ed abbiamo acquisito competenza in un campo ancora abbastanza sconosciuto in italia.

Poco tempo fa, è stata indetta una riunione fra tutti i partner del progetto per fare un pò il punto. E', questo, un momento piacevole, perchè c'è modo di confrontarsi con i coetanei che lavorano in altre città italiane per capire che aria si respira a casa loro (solitamente ci sono persone che stanno bene dal punto di vista umano e non lavorativo o viceversa, o che stanno male in entrambi i casi ma hanno solo quella strada da percorrere). Purtroppo è stato anche il momento di capire se sarà possibile rinnovare questo progetto o no. Essendo vicino alla sua fine, i capi gruppo cercavano di capire se, dati i buoni risultati conseguiti, fosse possibile rinnovarlo senza ritardi nel finanziamento. Se così non fosse, circa 10 milioni di euro spesi per la formazione di una ottantina di persone sparse in 5 città fra nord e sud italia sarebbero stati investiti nel nulla. Per farvi capire di cosa sto parlando faccio un esempio, nel piccolo della nostra esperienza di laboratorio. In Germania hanno trovato il modo di produrre in laboratorio 3 volte di più del controllo (fino a 300). Sulla base di questa scoperta hanno avviato un impianto pilota a livello industriale ed hanno continuato ad ottimizzare il processo. Noi abbiamo trovato il modo di portare la produzione 5 volte sopra il controllo (fino a 500) in scala laboratorio ma, con ogni probabilità, butteremo tutto nel cesso.

La persona giusta a cui chiedere era il referente politico. A guardia della buona riuscita di questo finanziamento è stata, infatti, messa una persona. Non mi dilungo nello specificare che la sua nomina era politica (ho sentito dire lo avesse messo lì Alleanza Nazionale) e che era un uomo di età avanzata. Ovviamente, la sua presenza durante il governo di centro-sinistra è stata zero: ovvero nel momento centrale del progetto siamo rimasti senza riferimento per cause sempre politiche. Per le stesse ragioni, ultimamente, la sua presenza è tornata a farsi sentire (in vista, probabilmente, del nuovo rinvendire dello spoiling system).

La notizia brutta è stata capire che di bioidrogeno non si parlerà mai più. La notizia più brutta ancora è stata capire che se mai verrà rifinanziato un progetto come questo, verrà depistato su un'altra fonte energetica rinnovabile che non è l'idrogeno, ma il biodiesel. Ad ogni modo, dunque, i nostri sforzi per raggiungere una competenza in questo processo saranno persi.
In buona sostanza, l'atteggiamento politico è stato lo stesso applicato a molti altri campi: sono cascati dei soldi? Bene, li avete avuti. Ora per un po' non rompete le balle. Beh, questa sì che è antipolitica!

A siglare il tutto ci sono stati un paio di scambi di idee con quest'uomo dalle idee dell'800. Capisco adesso che nell'anno di centro-sinistra debba aver frequentato Scott Bakula.
Dovete sapere che per produrre biodiesel, basta sostanzialmente far crescere i nostri microrganismi fotosintetici. Per fare questo, essi hanno bisogno anche della CO2, la stessa che si trova nell'atmosfera in quantità eccessiva e provoca l'effetto serra ed il riscaldamento globale. Ovviamente, al momento della combustione di questo biodiesel, la CO2 assunta durante la crescita verrà reimmessa pari pari nell'atmosfera, rendendo quindi l'impatto uguale a zero: tanta ne ho presa, tanta ne ho ridata al sistema. Sebbene questo metodo non riduca la quantità di CO2, va detto che almeno non la aumenta come invece facciamo adesso usando risorse fossili come il gas, il carbone ed il petrolio.
Bene, nella mente contorta di quest'uomo la soluzione per ridurre le emissioni di CO2 nell'atmosfera sarebbe usare la CO2, invece che dall'aria, direttamente in uscita da una raffineria di petrolio per crescere le microalghe. Come se questo cambiasse qualcosa! Appena brucio quel biodiesel, la CO2 rifinisce nell'amosfera! Ma sei cretino? Se vuoi ridurre la CO2 non devi usare un combustibile fossile, dinosauro!
Se questo deve essere l'input all'apice del progetto, immaginatevi quale possa essere il risultato.

1 commento:

Laions ha detto...

Questa barzelletta m'è arrivata ora e secondo me s'intona col tuo post perchè è significativa di come vanno le cose in Italia:
"Un sindaco chiede un preventivo per pitturare la facciata del municipio e gli arrivano 3 offerte. Quella di un tedesco di 3.000 euro, quella di un francese di 6.000 e quella di un italiano di 9.000 euro.

Davanti a tali differenze convoca una riunione con i tre concorrenti affinchè giustifichino i loro preventivi.

Il tedesco gli dice che vuole usare una vernice acrilica per esterni che costa 1.000 euro e che vuole dare due mani, poi tra impalcature e pennelli si spendono altri 1.000 euro ed il resto è il suo guadagno.

Il francese giustifica il suo preventivo dicendo che lui è il miglior pittore in circolazione, che usa una vernice poliuretanica e che vuole dare tre mani. La pittura viene quindi 3.000 euro, tra impalcature e pennelli si spendono altri 2.000 euro e gli altri 1.000 sono il suo guadagno.

L'italiano, che viene ascoltato solo per curiosità poichè il suo preventivo non è paragonabile agli altri, dice:"Sindaco, il mio è sicuramente il preventivo migliore: 3.000 euro sono per te, 3.000 sono per me e 3.000 sono per il tedesco che pittura la facciata..."