martedì 19 febbraio 2008

Tramvia a Firenze: mi chiedo e mi rispondo


Dominici mentre vota per il referendum (fonte ansa.it)


Domenica 17 Febbraio 2008 si è tenuto il referendum consultivo sulla linea 2 e 3 della tramvia a Firenze che intendeva stabilire se i fiorentini volevano o no togliere la tramvia (votare sì significava non volerla). I risultati sono stati un 40% di votanti che hanno di poco (51-53%) votato sì. Io sono andato a votare sì verso le 21 di domenica sera. L'affluenza dalla mie parti (Piagge) era del 35% circa. Essendo il referendum di tipo consultivo e non abrogativo, il Comune aveva comunque la totale possibilità di fare quello che voleva (e su questo nessuno aveva alcun dubbio).

Sì è detto che il 40% non fosse significativo come dato di affluenza e che il risultato del 50% indicava un voto spaccato. I favorevoli alla tramvia hanno concluso che era una vittoria del no. I contrari hanno festeggiato la vittoria del sì.

Per come la vedo io, il 40% di affluenza non può essere considerato come un fallimento del referendum: sebbene all'elezioni politiche in italia vada a votare fra il 70% e l'80% degli aventi diritto (che fa di noi ufficialmente un paese di stronzi: sai, se fossimo ridotti così male e votasse solo il 40%...) il fatto che il 60% dei fiorentini sia rimasto a casa non ne spiega il perchè: disinteresse, scetticismo sulla validità del proprio voto, ignoranza o incompetenza sull'argomento. Certamente non significa che avrebbero votato tutti no: il disinteresse rimane fra le più alte cause di assenteismo.

Ad ogni modo, il fatto che non sia stata una vittoria schiacciante del sì è evidente: 50% non significa tutti. Ma in questo strano paese dove tutti vincono e nessuno perde, tranne noi persone di tutti i giorni, democrazia è una parola da scagliare contro l'avversario. Se ancora ha senso aggrapparsi a questa parola, democrazia significherebbe nella pratica che la maggioranza decide consultando anche la minoranza ed insieme si trova un accordo.

Fra le domande inevase, mi chiedo, piuttosto, quale fosse l'opportunità di rimettere un mezzo di trasporto che a Firenze era stato tolto circa 40 anni fa (si guarda sempre in avanti, noi fiorentini: se era inopportuno quando c'era un quinto delle macchine di ora, mi immagino adesso cosa creerà. Mi è stato controbattuto spesso:"eh, ma la tecnologia è diversa!". Signori, qui non si è mai parlato di tecnologia, qui si parla di spazio!). Mi chiedo perchè sia moderno mettere un treno sulla strada invece che accanto ad altri binari sfruttando le molteplici stazioni cittadine che Firenze ha ("Eh, sai quanto costava!". Perchè, fare la tramvia è gratis?). Mi chiedo se il comitato contrario alla tramvia si dovesse aggrappare a cazzate come l'abbattimento degli alberi o a dei fili davanti al duomo, quando a nessuno frega più se è annerito dallo smog quanto piuttosto battersi per una rete effettiva di trasporti in tutta la città (prendo il primo esempio che mi viene in mente: polo scientifico a Sesto Fiorentino, dove il Comune ha spostato praticamente tutti gli istituti scientifici della città, attualmente collegato con UN solo autobus- linea 57). Mi chiedo come si creda che 3 linee formino una rete, eliminando o riducendo i restanti mezzi pubblici. Mi chiedo perchè questa cazzata dei "coccini" sotto terra vada bene per dire no ad una micrometropolitana, ma non sia mai messa in gioco quando si parla di mega parcheggi sotterranei in tutto il centro città o per farci passare la TAV. Mi chiedo se il Comune creda davvero che io spenderò 5 euro ad un parcheggio scambiatore in culo alla città per lasciare la macchina e prendere un mezzo pubblico pagando anche quello.
Mi chiedo perchè ancora una volta la politica debba imporre il suo volere ad una popolazione pagante che manifesta insoddisfazione: dal 1944 in poi, eccettuata una decina di anni fra DC e PRI, a Firenze c'è stata sempre e solo la sinistra al potere. Similmente, la Toscana è una regione rossa dal dopoguerra. Mi chiedo dunque se non sia malposta la problematica della viabilità a Firenze considerando che gli stessi gruppi di potere che ora mangiano su un progetto miliardario come la Tramvia sono gli stessi che hanno determinato il totale immobilismo degli ultimi 20 anni. Mi domando perchè nessuno si rende conto che da quando Dominici si è insediato (1999) questa città ha iniziato una serie di lavori senza fine (si partì con l'Ovonda e già si diceva di star male... non s'era visto il resto) che possibilmente hanno peggiorato definitivamente quel poco di funzionale che c'era rimasto. Firenze è la città in Italia con il rapporto abitante/parcheggio a pagamento più alto. E poi quel cretino del sindaco straparla del se e del ma ci mangi sopra: chi se ne frega di lui! Che pensi ai fiorentini che lo pagano o si vada a trovare un lavoro vero. Se questo non bastasse a giustificare l'assenza ideologica di trasporto pubblico, basti pensare che l'Italia ha il rapporto abitante/autovettura più alto di tutta Europa (1,69; Firenze, nello specifico 1,56).
Mi chiedo se ci sarà una fine allo scempio che viene fatto a questa città e, fra le domande che mi pongo più spesso, mi chiedo come si fa a dire che Firenze è una delle più belle città del mondo dal momento in cui non si fa niente per difenderla, per sentirla propria o per partecipare alla sua cura. Forse alla fine diventeremo anche noi turisti di questa città: magari a quel punto potremo apprezzarla senza rimorsi.

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