venerdì 14 dicembre 2007
Tutti a casa
Daniela Santanché (eletta alla Camera nel 2001 con AN) mentre si rivolge a dei manifestanti
Immagine da http://www.newspusher.org
Il New York Times ha pubblicato un lungo articolo sull'Italia descrivendola come un paese che, secondo uno studio condotto da una italiana all'Università di Cambridge, per propria ammissione è il più depresso di tutta l'Europa Occidentale.
Fra i vari numeri snocciolati c'è un 70% di giovani fra i 20 ed i 30 che vivono a casa con i genitori, una classe politica fra le più vecchie e pagate d'Europa (la Casta stima in 382 milioni di euro il costo del Parlamento, 4 volte di più di Buckingam Palace), un uso della tecnologia fra i più bassi d'Europa, il più basso numero di individui sotto i 15 anni ed il secondo posto (prima la Svezia) per numero di individui sopra gli 85 anni.
Insomma: un paese vecchio, depresso, povero e incazzato.
Bella scoperta.
La nostra classe politica, nel frattempo, si impegna a fondo nell'ennesimo rimpasto.
Sapete cosa, io ho un sogno: elezioni immediate.
Elezioni domani.
E lo 0% di affluenza alle urne.
Tutti a casa.
A preparare delle organizzazioni cittadine fatte di persone vere che parlano di problemi veri. Che vogliono risolvere i problemi che hanno ogni giorno. Che fissano delle regole e si battono civilmente perchè quelle regole vengano seguite.
Che vivono una vita che serve a qualcosa, a qualcuno.
Non che vivono perchè non hanno alternative.
Tutti a casa.
Mentre questi cretini parlano, propongono, auspicano, discutono, dibattono, dichiarano, ricordano, sottolineano, si impuntano.
Sgomberiamo un isola e mettiamoceli tutti dentro.
E poi dimentichiamoci dov'era.
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