venerdì 14 marzo 2008

Corto Circuito Italia


I comici dello stampo di Luttazzi o Albanese, Grillo o i Guzzanti talvolta sono così avanti che vedono e leggono il futuro: sono menti artistiche, geniali, di una Italia di cui non mi vergogno. Mi riferisco a casi come "La superstoria" di Albanese che anni fa inventa e propone uno sketch allucinante, in cui tre persone ben vestite, con un sorriso demente, avvolte da un cielo azzurro si tengono per la mano ed intonano un canto fra il bigotto e l'illuminato: "Beeeene, tutto beeene, beeene, tutto bene, bene, beneeeee!". A distanza di qualche anno, ecco che compare la Tv delle Libertà, una imitazione quasi esatta di quell'idea (per un saggio, guardatevi la sigla).
Ancora non so chi, però, fra i pochi satirici rimasti, aveva predetto il corto circuito di cui ho appena preso notizia.
Non escludo il solito Travaglio, che è arrivato addirittura a fare delle battute davvero simpatiche dati i tempi drammatici che viviamo: come dice Luttazzi, al giorno d'oggi per fare satira basta aprire un giornale.
Apprendo infatti che gli avvocati dei boss della camorra Francesco Bidognetti e Antonio Iovine hanno chiesto il trasferimento del giornalista Roberto Saviano per 'legittima suspicione' nel processo contro il clan dei Casalesi che si svolge a Napoli. L'autore di 'Gomorra' avrebbe infatti ''tentato di condizionare l'attività dei giudici". Nel mirino anche una giornalista de 'Il Mattino', Rosaria Capacchione, e un magistrato (Raffaele Cantone).
Eccoci dunque al Corto Circuito: un boss che chiede tramite la legge (che lo dovrebbe giudicare) di allontanare chi gli è scomodo, giornalisti o magistrati o chi per loro. Ed io che avevo la presunzione di credere che la Giustizia dovesse giudicare: macchè, sono gli imputati che scelgono. Vorrei poi ricordare che Saviano non ha neanche 30 anni (è del '79) e che vive sotto scorta da dopo aver scritto Gomorra.

Questo è il risultato dell'allergia alla verità, una malattia con cui berlusconi ha contagiato tutta Italia e che la sedicente sinistra ha difeso in questo stesso periodo con tutta se stessa, ergendo una palizzata in sua difesa, arrivando con il capro (mica tanto) espiatorio mastella a trasferire gli scomodi e ad approvare l'indulto (il berlusca non c'era riuscito in 15 anni, mastella ce l'ha fatta al primo colpo, si è preso gli applausi di tutti e poi ha fatto cascare il governo, dall'alto dei suoi 400mila voti, quanto quelli del v-day dell'8 settembre!).

Questa notizia arriva a pochi giorni dal caso grottesco della Forleo, la quale essendosi permessa come la legge impone di "chiedere" al parlamento l'utilizzo delle intercettazioni sul caso Unipol riguardanti Fassino e D'Alema intenti a trafficare con i peggio furbetti del quartierino, nonostante il parlamento avesse accordato l'utilizzo verrà sottoposta ad un procedimento disciplinare,trasferita ed esposta al pubblico ludibrio come accade da giorni sui media. Questo perchè le carte devono rimanere sempre in regola.

La morale triste è sempre la stessa: chi si fa i cazzi propri campa cent'anni.
Ma fino a che punto ci dovremo vergognare, lasciando isolati i pochi che non tollerano tutto questo? E perchè aspettiamo sempre che tutto ci cada dall'alto?

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